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Due volte all'anno ci tocca mettere mano all'orologio, per spostare di un'ora avanti oppure indietro le lancette in occasione del passaggio all'ora solare o all'ora legale. Ma quali effetti ha il cambio d’orario in avanti (ora legale) o indietro (ora solare) sul nostro umore? Andiamo a scoprirlo.

Con l’ora legale, fa buio buio prima e l’esposizione alla luce solare è fondamentale da tutti i punti di vista: per il metabolismo dell’osso, per la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e per il nostro umore.
Nei paesi dove si passano molti mesi all’anno in condizioni di bassa luminosità sicuramente si ha anche un tasso maggiore di disturbi dell’umore soprattutto in senso depressivo, nonché un aumento dei tassi di suicidio.

Il periodo di transizione è per la maggior parte delle persone assai delicato e vale sia per il passaggio dall'ora solare a quella legale sia viceversa. Si dorme meno e il sonno è più disturbato.

L'impatto dell'ora legale sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano, l'orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo. La melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e favorisce il sonno. Il problema con l'ora legale è che il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l'instaurarsi del modo "veglia". Mentre di sera la luce dura più a lungo, confondendo di nuovo l'organismo sul tempo giusto per mettersi in modalità "riposo". Dormire male, ovviamente, può avere grosse ripercussioni sul nostro umore dal momento che ci sentiamo stanchi e con meno energie.

La privazione di sonno comporta un aumento del rilascio di cortisolo che, oltre ad incidere a livello cardiovascolare, può comportare anche un cambiamento a livello umorale.

Insomma, si fanno i conti con gli effetti psicofisici della transizione: stanchezza, sonnolenza, irritabilità, affaticamento, scarsa concentrazione, bassa produttività, possono essere solo alcuni dei malesseri dovuti al cambio dei nostri ritmi circadiani.

Cosa fare? ll tempo richiesto dall'organismo per adattarsi alle nuove condizioni è sicuramente soggettivo: dipende dalla condizione di sonno da cui partiamo, dai nostri schemi lavorativi e dalla possibilità o meno di adeguarsi a tutto tondo ai nuovi orari.

Il consiglio  è quello di cercare di spostare tutte le nostre attività assecondando il nuovo schema: questo permette al nostro organismo, con modalità individuali di riadattarsi il più in fretta possibile.

 

 

 

 

  • Nov 08, 2022
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