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Come leggere correttamente le etichette nutrizionali: una rapida guida 

Le etichette nutrizionali sono fondamentali per scegliere un prodotto rispetto a un altro: Tutti i prodotti alimentari confezionati sono forniti di un’etichetta alimentare ed è importante saperla leggere per poter comprendere le informazioni in essa contenute e avere così la giusta consapevolezza di ciò che si compra e di conseguenza di ciò che si mangia.

Ecco, quindi, una rapida guida su come leggere correttamente le etichette nutrizionali.

Un’etichetta nutrizionale deve contenere obbligatoriamente alcune informazioni per indicare al consumatore ciò che l’alimento acquistato prevede in termini di apporti nutritivi. Tali indicazioni si riferiscono al valore energetico, alla quantità di grassi e di acidi grassi in particolare, ai carboidrati, agli zuccheri, alle proteine e al sale contenuti e riferiti sempre a 100 g o 100 ml di prodotto.

Accanto al nome del prodotto, l’etichetta deve fornire informazioni relative alle sue condizioni fisiche o al trattamento specifico che ha subito (prodotto in polvere, congelato, concentrato, affumicato, ecc.). Ciò che però ci interessa di più è però l’art. 9 del regolamento, che introduce l’obbligo di fornire a tutti gli alimenti preconfezionati una etichettatura nutrizionale con le indicazioni delle calorie (valore energetico) e della quantità di alcune sostanze nutritive, espresse per 100 grammi (g) o per 100 millilitri (ml).

A volte le informazioni nutrizionali sono riportate per porzione singola. In quest’ultimo caso bisogna fare attenzione perché la quantità di prodotto per porzione varia da un alimento all’altro e può non corrispondere alla quantità di prodotto che si consuma solitamente. considerare come porzione una quantità molto piccola di prodotti calorici Se ad esempio sull’etichetta sono presenti le informazioni nutrizionali per un singolo biscotto è facile calcolare quanti se ne possono mangiare nell’ambito del proprio regime alimentare. In altri casi, l’interpretazione però non è così semplice. Il produttore può infatti stabilire l’entità di una razione in modo del tutto arbitrario. Una situazione piuttosto diffusa è quella di considerare come porzione una quantità molto piccola di prodotti estremamente calorici.

Molto utili sono, invece, le etichette che informano dell’apporto nutrizionale di una porzione di prodotto quando esso va associato necessariamente ad un altro alimento. Ad esempio, questo accade con i cereali per la prima colazione (di solito si riportano i valori relativi a 30 grammi di prodotto consumati con 125 ml di latte) oppure ai preparati in busta per budini e purè, ai quali va aggiunto del latte. In questo modo, si riesce ad avere un’indicazione sull’apporto complessivo che ha effettivamente l’alimento quando viene consumato.

Spesso i valori riportati in tabella sono considerati in percentuale della GDA ( ovvero valori giornalieri di riferimento). Le GDA si basano sui fabbisogni tipici di uomini e donne di 18 anni di età in buono stato di salute, di peso normale e/o per il mantenimento del peso.

In tal caso il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive possono essere espressi in base ai seguenti livelli di riferimento giornalieri previsti:

  • Energia 2000 Kcal
  • Grassi totali 70 g
  • Acidi grassi saturi 20 g
  • Carboidrati 260 g
  • Zuccheri 90 g
  • Proteine 50 g
  • Sale 6 g

Questa informazione permette, se letta bene, di fornire al consumatore una maggiore consapevolezza di quanto ogni singolo prodotto contribuisca al raggiungimento di una dieta bilanciata. 

  • Mar 02, 2023
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