
La stagione influenzale sta mettendo a letto sempre più italiani. Il ceppo predominante è l'H3n2, la cosiddetta influenza australiana.
Ecco come riconoscere i sintomi di questo tipo di virus e come trovare un po' di sollievo.
L'influenza australiana si manifesta con i sintomi più tipici dell’influenza, quali stanchezza, brividi, dolore alle ossa e ai muscoli, febbre che compare bruscamente, tosse, mal di gola, raffreddore, congiuntivite e mal di testa. “L'influenza”, si legge su Epicentro dell'Iss, “è contraddistinta da un repentino manifestarsi di sintomi generali e respiratori, dopo un'incubazione in genere abbastanza breve (circa 1-2 giorni) e che durano solitamente per 3-4 giorni, potendo tuttavia prolungarsi per una/due settimane”. La maggior parte delle persone, infatti, guarisce entro una settimana senza che siano necessarie cure mediche e nei soggetti sani è raro che insorgano complicazioni. Particolare attenzione va riservata, quindi, a donne in gravidanza, bambini fra i 6 mesi e i 5 anni, anziani, pazienti con malattie croniche o sottoposti a terapie che indeboliscono il sistema immunitario, obesi gravi e personale sanitario.
Per curarla il miglior rimedio è il riposo a casa, stare al caldo e bere molta acqua per evitare la disidratazione. In caso di necessità, ossia per far scendere la febbre alta e per alleviare i dolori, si può ricorrere al paracetamolo o ibuprofene (niente antibiotici, che non funzionano contro i virus).