Colon irritabile: quali conseguenze sull’organismo?

Hai mai sentito parlare di colon irritabile? Si tratta di una malattia del colono, appunto, che colpisce circa il 20% della popolazione mondiale, in maggior parte le donne.

L’età in cui questa sindrome insorge è tra i 20 e i 30 anni: il passare del tempo, in effetti, è uno dei fattori che contribuisce maggiormente all’avanzare del problema. Come dice stesso il nome, il colon irritabile è un’irritazione cronica di questo tratto dell’intestino che, spesso, è aggravata dalla stitichezza protratta nel tempo.

Bisogna fare attenzione a non sottovalutare il disturbo ma, anzi, meglio correre ai ripari il prima possibile. Esami e analisi possono aiutare a comprendere l’entità del problema e a debellarlo.

Quando si soffre di colon irritabile?

I sintomi del colon irritabile sono i seguenti:

• stipsi;

• diarrea;

• muco nelle feci;

• gonfiore addominali;

• meteorismo e flatulenza;

• crampi addominali;

• senso di pesantezza;

• aspetto e consistenza insolito delle feci.

Nel caso in cui i sintomi descritti perdurino dai 6 ai 12 mesi, allora è opportuno fare degli esami specifici per indagare a fondo e capire se si tratta di questa malattia o di altro.

In particolar modo viene da domandarsi cosa scateni tale disturbo. La risposta sta nei ritmi frenetici della quotidianità che stressano il colon al punto da arrivare a tali conseguenze. Oltre allo stress, può trattarsi anche di squilibri ormonali, malattie dell’intestino, alimentazione poco sana e cattiva comunicazione tra encefalo e muscoli intestinali.

Come curare il colon infiammato

Il primo passo necessario è fare degli esami che rivelino la natura del disturbo. Una volta capito che si tratta di colon irritabile, è possibile mettere a punto dei rimedi e delle strategie per trovare sollievo. La cura principale sta nell’alimentazione e nello stile di vita: al bando cibi elaborati e ricchi di grassi, sì ad alimenti puliti e a moderata attività fisica.

Se tali stratagemmi non dovessero bastare, allora è il caso di rivolgersi al proprio medico curante che prescriverà una serie di medicinali che agiranno sui sintomi. Tra questi troviamo antispastici per alleviare i dolori addominali, calmanti della diarrea e integratori di fibre o lassativi per dare una spinta al transito intestinale.

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