Quando assumere farmaci per la diarrea

La diarrea è una patologia che colpisce sia adulti che bambini e che intacca le normali attività quotidiane di chi ne è affetto. Si tratta di un disturbo gastrointestinale che riguarda l’atto della defecazione: la produzione e l’espulsione delle feci avviene in maniera frequente e con consistenza liquida. Tutto ciò avviene quando l’organismo, per difendersi da virus e batteri che lo attaccano, cerca un modo per difendersi ed cacciarli via.

Si parla di diarrea quando si va al bagno per più di 3 volte al giorno. Il fenomeno tende a svanire nell’arco di un paio di giorni, ma può prolungarsi e in quel caso bisognerebbe chiamare il medico. Possono distinguersi due tipologie di diarrea:

• Infettiva: in questo caso agiscono agenti patogeni come Norovirus e Rotavirus;

• Non infettiva: provocata da fattori esterni come stress e alimentazione errata.

Esistono, poi, altre tipologie che si distinguono in base al numero di volte in cui si manifesta il disturbo:

• diarrea ricorrente: si presenta a cadenza ciclica, soprattutto in presenza di determinate condizioni ambientali o fisiche;

• diarrea acuta: dura poche settimane;

• diarrea cronica: la sua durata supera un mese.

La conseguenza più preoccupante di questo disturbo è la disidratazione che può arrivare a causare una consistente perdita di peso. In quel caso bisogna rivolgersi al medico e prestare particolare attenzione a bambini ed anziani.

Sintomi e cause della diarrea

La diarrea può insorgere per numerosi motivi che vanno dall’alimentazione errata alle infezioni batteriche o virali. Principalmente, parliamo di:

• Ingestione di cibi o liquidi che contengono agenti patogeni che provocano infezione del tratto intestinale;

• Stress o ansia, che intaccano la regolarità intestinale;

• Sintomi di un disturbo più ampio come l’influenza;

• Assunzione di alcuni farmaci che incidono sulla flora batterica (antibiotici, ad esempio).

I sintomi della malattia sono disidratazione e debolezza fisica.

Come guarire dalla dissenteria?

Quando insorge la dissenteria bisogna regolare la propria alimentazione e bere molti liquidi che vanno ad integrare glucosio e sali minerali persi con la defecazione. In questo caso, infatti, è importante ricorrere non solo all’acqua, ma anche a the, camomille e tisane. Sono da evitare, invece, latte, bevande gassate e alcol, così come caffè, cibi grassi e fritti che possono irritare l’intestino.

Esistono anche numerosi rimedi da banco che possono aiutare nella causa come antidiarroici e probiotici: i primi bloccano il fenomeno, mentre i secondi sono a base di Lactobacillus e Bifidobacterium che ripuliscono la flora batterica.

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